Tra le tante icone dell’estate italiana, ce n’è una che profuma di storia, semplicità e romanità autentica: la grattachecca. Per i romani, non è solo un modo per rinfrescarsi durante le torride giornate estive, ma un vero e proprio rito cittadino, un sapore che sa di infanzia, passeggiate sul Lungotevere e serate in compagnia.
Cos’è la Grattachecca?
La grattachecca è una specialità tipicamente romana, composta da ghiaccio grattato a mano (oggi spesso anche tritato meccanicamente) a cui vengono aggiunti sciroppi colorati e frutta fresca. A differenza della granita siciliana, che ha una consistenza più omogenea, la grattachecca conserva il fascino del ghiaccio irregolare, tagliato direttamente da un grande blocco con movimenti rapidi e decisi.
Il nome deriva da due parole:
- “Grattare” il ghiaccio
- “Checca”, termine romanesco per indicare i cubetti di ghiaccio o, in senso più ampio, il contenitore refrigerato
Una Tradizione Che Resiste al Tempo
Le prime grattachecche comparvero nei chioschi storici di Roma negli anni ’20 e ’30 del Novecento, soprattutto lungo il Tevere. A quei tempi il ghiaccio veniva conservato in grandi blocchi nei “ghiacciaroli”, e il lavoro di grattatura era tutto manuale. Ancora oggi, alcuni chioschi portano avanti questa tradizione artigianale, con file di clienti in attesa di assaporare quella magia semplice fatta di ghiaccio e zucchero.
Tra i chioschi più celebri ci sono:
- La Sora Maria, sul Lungotevere Testaccio, uno dei più antichi e amati
- Alla Fonte d’Oro, vicino a Ponte Milvio
- Sora Mirella, di fronte all’Isola Tiberina
I Gusti della Tradizione
La grattachecca può essere semplice o arricchita con ingredienti extra. I gusti tradizionali includono:
- Amarena
- Menta
- Orzata
- Limone
- Tamarindo
- Cedro
Oggi, molti chioschi propongono varianti con frutta fresca tagliata, come cocco, ananas, fragole o kiwi, e l’aggiunta di sciroppo di latte di cocco, panna o succhi esotici.
Un Patrimonio Popolare
La grattachecca è molto più di un dessert: è parte dell’identità romana, espressione di una città che sa essere allo stesso tempo antica e popolare, semplice e piena di sapore. È il sollievo dopo una giornata di afa, il premio dei bambini dopo la scuola, la merenda di chi passeggia lungo il fiume.
Nonostante il passare del tempo, le mode e le novità, la grattachecca resiste, fedele a se stessa, e continua ad essere uno dei simboli più autentici e amati della Capitale.
In conclusione, se d’estate ti trovi a Roma, tra un monumento e l’altro, concediti una pausa con una grattachecca: più che un dolce, è un piccolo viaggio nel cuore popolare della città.